mercoledì 2 aprile 2008

Comunicato stampa Autodromo


La pista dell'Autodromo, nel Parco di Monza

ltalia Nostra, Legambiente, Comitato per il Parco “A. Cederna” e WWF Italia scendono in pista per ottenere l’annullamento della concessione alla SIAS dell’Autodromo di Monza e avviano la campagna “Parco di Monza, Parco d’Europa”.

Il 21 dicembre 2007 la Giunta Comunale di Monza ha deliberato l’affidamento in concessione alla SIAS S.p.A. dell’Autodromo Nazionale di Monza per la durata di 19 anni.
I contenuti di questa concessione hanno indotto ltalia Nostra, Legambiente, Comitato per il Parco “Antonio Cederna” e WWF Italia ad intraprendere una serie di iniziative per ottenere una drastica revisione delle condizioni inique e pregiudizievoli per il Parco in base alle quali è stata rilasciata la concessione stessa.

In particolare, l’azione delle associazioni si articola in un ricorso al TAR Lombardia, due esposti alla Corte dei Conti, un esposto alla Commissione Europea e in una campagna di sensibilizzazione.

L’amministrazione comunale monzese non ha colto l’occasione rappresentata dal rinnovo della convenzione per affrontare in termini migliorativi il difficile rapporto tra un bene storico, ambientale e paesaggistico, che ha recentemente celebrato i suoi primi 200 anni di vita, e un circuito automobilistico.


Edifici al servizio dell'Autodromo, all'interno del Parco di Monza

In particolare, il ricorso presentato al Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia verte su cinque principali aspetti.

La concessione è stata affidata a trattativa privata senza il necessario svolgimento di una gara; la gara internazionale premierebbe proposte di gestione dell’impianto più rispettose del contesto storico-ambientale in cui è inserito.

La concessione avrebbe dovuto essere rilasciata ad un canone commisurato al valore di mercato dell’impianto; il canone annuale di 800mila euro appare ridicolo rispetto alla consistenza delle strutture date in concessione e al loro intensivo utilizzo commerciale.

Il Piano Territoriale del Parco della Valle del Lambro – di cui il Parco di Monza è parte integrante – impone l’abbattimento delle fatiscenti sopraelevate della vecchia pista di alta velocità abbandonata da quarant’anni; la nuova concessione ne prevede il mantenimento impedendo così la liberazione di aree verdi pregiate; le associazioni vogliono, invece, il recupero all’esclusivo uso pubblico dei 60 ettari di boschi e prati interclusi che sono di nessuna utilità per lo svolgimento delle competizioni motoristiche.


L'ingombro dell'Autodromo all'interno del Parco di Monza

La concessione non pone alcun freno alle rilevantissime emissioni acustiche; le norme vigenti, impongono, invece, il monitoraggio delle emissioni e l’attuazione di interventi specifici per eliminare o, comunque, ridurre l’impatto acustico del circuito.

A differenza di quanto è imposto per qualunque contratto stipulato con un ente pubblico il concessionario di un bene della rilevanza dell’Autodromo di Monza non è obbligato, secondo quanto previsto dalla nuova concessione, a fornire alcuna cauzione finanziaria ai comuni. La cauzione, del resto, è l’unico strumento in grado di garantire l’effettivo e puntuale adempimento degli obblighi contrattuali compresa la manutenzione degli spazi verdi.

La concessione pone anche gravi problemi sotto il profilo della responsabilità contabile degli amministratori monzesi che l’hanno approvata (e di quelli di Milano qualora la dovessero approvare a loro volta). In primo luogo, la quantificazione risibile del canone provoca un grave danno erariale per i comuni di Monza e di Milano che sono proprietari dell’impianto; in secondo luogo, le amministrazioni proprietarie non hanno provveduto ad esigere il rilevante credito nei confronti della concessionaria derivante dall’obbligo di abbattimento delle sopraelevate posto a suo carico nella precedente convenzione e mai eseguito.

Le associazioni provvederanno, infine, a segnalare alla Commissione Europea la violazione dei principi comunitari di concorrenzialità e libertà di stabilimento derivante dalla mancata esecuzione della gara internazionale.

Le associazioni chiedono, per tutte le ragioni sopra esposte, al Comune di Milano di non ratificare la concessione e di imporre al Comune di Monza il rispetto delle norme sino ad ora violate.

A sostegno di queste iniziative e per una più ampia promozione del Parco di Monza quale inestimabile patrimonio storico, artistico e ambientale del nostro Paese le associazioni lanciano una campagna di sensibilizzazione denominata “Parco di Monza, Parco d’Europa”, che si articolerà in una serie di attività informative e culturali.

Bianca Montrasio – portavoce della campagna “Parco di Monza, Parco d’Europa” – sottolinea che “l’azione legale si inserisce in un contesto più vasto di valorizzazione e sensibilizzazione sull’importanza di questo nostro bene storico, paesaggistico e naturalistico che, fra i parchi storici d’Europa, è ancora troppo poco conosciuto. Da qui il nome stesso della campagna “Parco di Monza, Parco d’Europa” che si articolerà in una serie di iniziative sino ed oltre il Gran Premio e nell’attivazione di un sito web dedicato”.

Milano, 28 marzo 2008

Italia Nostra Onlus
Legambiente Onlus
Comitato per il Parco “Antonio Cederna”
WWF Italia Ong – Onlus

domenica 10 febbraio 2008

Proposte delle associazioni sul PGT



Piano di Governo del Territorio del 2007 di Monza: Piano delle Regole

Al Sindaco del Comune di Monza
Marco Mariani
Palazzo comunale
piazza Trentro e Trieste
20052 MONZA


OGGETTO: avvio del procedimento per la redazione di variante al piano di governo del territorio (PGT vigente): proposte.

Le sottoscritte associazioni ambientaliste di Monza, con riferimento all’avviso pubblico relativo all’oggetto, allegano alla presente una propria proposta che conferma un documento sul PGT, da loro approvato e già illustrato alla stampa il 24 ottobre 2007.
Mentre chiedono che tale proposta venga recepita nella redazione di tale variante, porgono distinti saluti.

Legambiente Circolo Alex Langer di Monza
Comitato per il Parco Antonio Cederna
Gruppo Ambiente Territorio del CCR
WWF Gruppo Attivo di Monza
Italia Nostra Monza
Monza in Bici

Monza, 6 febbraio 2008


Segue il testo della proposta:

PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

L’avvenuta approvazione del Piano di Governo del Territorio della città di Monza è stata, per le associazioni firmatarie, un atto indispensabile, dal momento che la città mancava di un piano urbanistico aggiornato da diversi decenni. Ciò premesso intendiamo ribadire i punti qualificanti che lo strumento di pianificazione urbanistica deve a nostro avviso contenere e mantenere, illustrati alla stampa già nello scorso ottobre.L’assunto da cui partiamo per immaginare il futuro della nostra città può riassumersi nel termine: “pianificazione sostenibile”. Pianificare per fornire regole certe al futuro assetto urbanistico, condividere una visione di città, evitare una crescita disomogenea e quantitativamente non sopportabile, fornire i “mattoni” corretti allo sviluppo di spazi di qualità. Sostenibile nei principi ispiratori, basati sulla difesa del territorio, sulla valorizzazione della peculiare identità di Monza, sul contenimento del consumo energetico e del suolo, sul miglioramento della qualità complessiva della vita degli abitanti.Ci auguriamo anche che il nostro intervento stimoli un’azione di informazione e partecipazione più efficace riguardo ai temi e agli obiettivi contenuti nel documento di piano e in tutti i documenti allegati, compresa la Valutazione Ambientale Strategica, perché riteniamo che il documento pianificatorio sia a molti sconosciuto, non tanto nei suoi aspetti tecnici, ma nella sua anima e nelle sue ricadute possibili, in caso di modifica.

TERRA PREZIOSA
Il terreno è un bene ambientale spesso trascurato, ma di vitale importanza per lo sviluppo di qualità di un territorio. I “vuoti” della città, la capacità di permeabilità del suolo, il contenimento del numero di abitanti e di veicoli sono indicatori di una città capace di coniugare la propria crescita con condizioni di vivibilità elevate. Per questo motivo ribadiamo la necessità di limitare al massimo la nuova edificazione, evitando il consumo di suolo libero e rispondendo alle nuove esigenze di insediamenti residenziali o produttivi attraverso la riqualificazione di aree dismesse o utili per recuperare spazi verdi o per servizi.

SISTEMA VERDE
Il PGT deve tutelare e rafforzare la quantità e la qualità delle aree verdi presenti nel territorio comunale. In particolare richiamiamo l’attenzione sulla necessità di potenziare un sistema di parchi e aree agricole a cintura del nucleo urbano. Un sistema verde di questo tipo svolge una duplice funzione: è in grado di evitare quella continuità di edificato tanto presente nell’hinterland milanese; aumenta il valore ambientale della città, creando dei “corridoi ecologici” in grado di mantenere un territorio più naturale. A Monza un discorso a parte merita il complesso Parco di Monza – Villa Reale verso il quale occorre rafforzare politiche e interventi di restauro e valorizzazione del patrimonio verde e architettonico-artistico. Segnaliamo tra le azioni prioritarie, coerenti con questo disegno, l’abbattimento progressivo delle ex-sopraelevate in disuso e il recupero di nuove aree a verde pubblico.

CITTÀ DA PERCORRERE
In una città che si muove sempre di più occorre potenziare forme di separazione tra il traffico locale e quello di attraversamento. Per il primo è necessaria una rete stradale e ciclabile che permetta una maggiore vivibilità spazio-temporale. Il ruolo della bicicletta come enzima della mobilità sicura, veloce e non inquinante deve essere rafforzato: sono necessari percorsi sicuri e protetti, interventi di moderazione del traffico, realizzazione di ciclo-parcheggi in aree di interesse pubblico e di interscambio modale (bus/treno - bicicletta). Per aumentare la sicurezza dei pedoni, dei ciclisti e, in generale, dell’utenza debole (anziani, bambini, portatori di handicap), occorre prevedere, come regola, la realizzazione diffusa di marciapiedi allargati per la fruizione contemporanea di pedoni e ciclisti. E’ altresì necessario prevedere nuove zone pedonali sia in centro che in periferia.

PAESAGGI URBANI
Una pianificazione oculata deve essere in grado di tutelare e recuperare i beni storici-architettonici presenti in città. A questo fine gli interventi devono essere mirati alla tutela e al restauro degli edifici e delle parti storico-monumentali della città, avendo cura di preservare anche gli scorci paesaggistici e puntando al recupero e alla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.

ENERGIA
Una città migliore è una città più pulita e più sobria nei propri consumi energetici. In particolare appaiono fondamentali politiche che incentivino il risparmio energetico, che si traduce anche in minori emissioni inquinanti, ad esempio con azioni di incentivo per l’efficienza energetica degli edifici o per una mobilità meno energivora. In questo ambito un ruolo importante è giocato dal trasporto pubblico che diventi competitivo rispetto al mezzo privato, ad esempio con la creazione di corsie preferenziali per i bus e una diversa regolamentazione della sosta.

Auspichiamo quindi che l’attuale PGT e le sue eventuali modifiche accolgano i principi sopra enunciati e che non siano introdotte varianti volte invece a consumare ulteriormente territorio, ridurre o frantumare il sistema verde, incrementare il traffico veicolare, compromettere il paesaggio urbano e il Parco di Monza o favorire il consumo energetico.


Legambiente Circolo Alex Langer di Monza
Comitato per il Parco Antonio Cederna
Gruppo Ambiente Territorio del CCR
WWF Gruppo Attivo di Monza
Italia Nostra Monza
Monza in Bici
Monza 23 gennaio 2008